In questo semestre, abbiamo imparato di un movimento nella dopoguerra, “neorealismo.” Questo movimento d’arte, letteratura, e film, dipinse le vite e le lotte delle persone normale durante e dopo la seconda guerra mondiale. Qualche caratteristica di questi film erano che usarono gli attori minori (erano persone normale invece di attori famosi) e anche lo sfondo era veramente la città in cui il film era ambientato.
Prima di questo tema, abbiamo guardato un film, “Miracolo a Milano” che alcune persone considerano neorealista, ma altre dicono che lo non è. Poi, ho dovuto decidere se pensavo che fosse neorealista e perché.
Mi piaceva il film, ma non mi piace il tema che ho scritto– è troppo lungo, specialmente il riassunto della trama. Qualche volta, devo usare molte parole perché non capisco come esprimere i miei pensieri in un modo succinto. E nonostante abbia usato troppe parole, ancora non ho sviluppato bene le mie idee– per esempio, ho voluto scrivere di più su come un film può discutere i problemi sociali a anche non essere un film neorealista. Inoltre, non ho spiegato molto sugli elementi specifici di magia nel film, o dell’impatto d’umore sulle morale e sul tono. Ho provato a discutere troppe idee quindi non ho potuto parlare bene di niente. Nel futuro, sceglierò pochi soggetti e svilupperò la mia discussione su quelli.
Tema 3: Un Commento su Miracolo a Milano
Miracolo a Milano parla di Totò, un orfano bravo che, dopo il suo accampamento è distrutto da una bufera, lo ricostruisce e lo trasforma in un borgo bello con l’aiuto delle persone che vivono lì. Tutto è felice prima della scoperta di petrolio nella terra del borgo, ma dopo questo, un uomo furbo e ricco, Signor Mobbi, compra la proprietà e prova a costringere tutte le persone a uscire dalle loro case. Prima che possa riuscire nel suo obiettivo, il fantasma della madre di Totò appare, e gli dà un colombo magico che esaudisce i desideri. Con questo colombo, lui sconfigge Signor Mobbi e dà alle persone nel borgo tutto ciò che vogliono, anche dopo diventano avide e chiedono per troppo. Signor Mobbi ritorna quando Totò non ha più il colombo e costringe tutti a uscire. La ragazza di Totò trova il colombo e lo dà a lui, poi Totò dà le scope a tutte le persone nel borgo e volano nel cielo mentre cantano una canzone che discute una vita semplice. Questo film, simile ai film neorealisti, discute i problemi sociali, ma non è un film neorealista perché usa elementi di magico e è troppo felice.
Miracolo a Milano discute molti problemi sociali, simile a un film classico neorealista, Ladri di Biciclette. Entrambi i film affrontano il modo in cui la gente povera è ignorata. Per esempio, all’inizio di Miracolo a Milano, molte persone vivono in condizioni disumane, e quando Signor Mobbi prova a costringere gli abitanti ad uscire, nessuno nel governo li aiuta. In una scena simile in Ladri di Biciclette, il protagonista dice alla polizia che la sua bicicletta è stata rubata, ma nessuno prova a trovarla. Miracolo a Milano anche affronta la lotta delle persone con disabilità e quelli che affrontano il razzismo (i desideri di queste persone dimostrano il loro dolore e sofferenza). Una discussione sui problemi sociali è essenziale per un film neorealista, ma da sola, non necessariamente significa che un film è neorealista. Tutti i film importanti includono un commento sulla società e i suoi problemi, anche i film come Parasite e Us che non sono film neorealisti.
Nonostante la discussione dei problemi sociali, Miracolo a Milano non è un film neorealista perché ha troppi elementi di magia. Questi elementi sono integrali alla trama di questo film, e li creano una distanza dalla realtà. Sembra che Totò viva in un mondo interessante, ma non è simile al mondo in cui viviamo. Le colombe, i fantasmi, e le scope volante sono molto diversi dalle nostre esperienze, quindi a certi punti è difficile connettere il film ai problemi nella realtà.
Un’altra differenza tra Miracolo a Milano e i film neorealisti è la quantità di fortuna. Per esempio, quando la valigetta di Totò è rubata, lui trova il ladro immediatamente e diventa amici con il ladro. Ma in Ladri di Biciclette, il protagonista non trova mai la sua bicicletta; il suo fallimento è più rappresentativo dell’ingiustizia della vita. Inoltre, non ho visto molti film neorealisti, ma penso che un aspetto importante per quei film sia l’argomento che la vita è imprevedibile, e che non c’è niente che può risolvere tutti i problemi o può proteggere una famiglia dal pericolo. In Ladri di Biciclette, ne l’indovino ne una ricerca disperata può salvare il protagonista, ma nel Miracolo a Milano, un colombo immediatamente risolve tutto, e la sicurezza che lo offre non è una possibilità in realtà.
Il tono di Miracolo a Milano è più leggero del tono dei film tradizionalmente neorealisti. Durante il film, c’è musica allegra e costante, e ci sono molti aspetti di umorismo. Questo film manca i momenti di dolore e disperazione durante il quale il pubblico può connettere con i personaggi. Per esempio, in Ladri di Biciclette, io ero commosso quando ho visto le lotte del protagonista– durante questo tempo, ho riconosciuto la sua umanità. Però, in Miracolo a Milano, Totò lotta di meno, e non affronta mai una crisi morale, quindi, è più difficile vederlo come una persona realista– non sentivo molta empatia e angoscia per i personaggi. Inoltre, la fine del film è troppo felice. Mentre la fine dei film neorealisti non ha bisogno di essere triste, deve riflettere la complessità della vita. Questo film dipinge una fine perfetta e semplice, una della felicità completa, che non rifletta la realtà.
Non penso che questo film sia neorealista, ma gli aspetti che sono diversi possono essere un punto di forza. Perché il film è così strano, non mi ricorda di solamente un tempo specifico, quindi le morali del film (particolarmente la discussione sull’avidità e comunità) hanno un’importanza per eternità che non dipende da un periodo storico. Inoltre, mentre i personaggi non sono sempre sviluppati, i loro rapporti sono ancora carini, per esempio, il rapporto tra la persona di colore e la madre, o tra Totò e la sua ragazza. Il film è strano, ma costringe il pubblico a considerare aspetti importanti nella vita e di apprezzare il potere dei rapporti, della comunità e della gentilezza.